dai primi anni ’90, nei vecchi vigneti, nei campi abbandonati, cerchiamo vitigni di cui si è
persa memoria che costituiscono il patrimonio ampelografico della Toscana, immenso e a rischio di
erosione. Per contribuire a salvarlo, abbiamo piantato questi vitigni “ritrovati” in due vigneti
sperimentali, microvinificato le uve e verificato la qualità. Alcuni sono risultati così interessanti che
abbiamo deciso di imbottigliarne il vino. La consapevolezza di essere i primi a presentarli sul
mercato ci dà la sensazione di un dovere compiuto, il piacere di proporre qualcosa che torna alla
vita da un passato anche remoto: un’emozione, che vogliamo condividere con chi assaggerà questo
vino.
mezzo ettaro di terreno alluvionale, di medio impasto, ottimamente esposto, ad una
altitudine di 250 m.s.l.m., assicura le migliori condizioni produttive che, unite a scelte agronomiche
adeguate (minima lavorazione del terreno, allevamento a cordone speronato corto, gestione della
chioma in estate, diradamento dei grappoli, sfogliatura e vendemmia in vari passaggi), garantiscono
uve di qualità elevatissima.
L’uvaggio: Foglia Tonda 100%; il Foglia Tonda è un vitigno Toscano, originario della Provincia di
Siena, descritto per la prima volta dal Di Rovasenda nel 1877.
L’enologo: Gianfrancesco Paoletti.
L’agronomo: Folco Giovanni Bencini.
La cantina: responsabile Andrea Mammuccini. Le uve scelte sono state prima diraspate e pigiate
delicatamente e poi vinificate in tini di piccola capacità (10 ettolitri), con macerazione prolungata
(20 giorni) e gestita tramite rimontaggi intervallati a délestages; dopo la svinatura e la pressatura
soffice delle vinacce, la tempestiva effettuazione della fermentazione malolattica ha costituito la
necessaria premessa per la successiva maturazione (14 mesi) in carati di rovere francese (di 2° e 3°
passaggio); infine, 3 mesi di vetro hanno completato l’affinamento.
Periodo d’invecchiamento consigliato: probabilmente atto ad un invecchiamento prolungato,
tuttavia, lo sperimenteremo insieme!