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I vigneti sperimentali

Da circa dieci anni, l’azienda collabora con la Sezione di Arezzo dell’Istituto Sperimentale per la Viticoltura del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali: in un primo momento con progetti finalizzati alla messa a punto di metodi di monitoraggio e di lotta nei confronti di infestanti crittogamiche o parassitarie come l’oidio e la tignola, nell’intento di ridurre al minimo l’uso di prodotti chimici in vista di una viticoltura eco-compatibile (attualmente nella nostra azienda non si usano anticrittogamici di sintesi chimica, mentre per la concimazione vengono usati soltanto concimi organici); in un secondo momento con l’impianto di un vigneto sperimentale volto alla “Conservazione del germoplasma viticolo della Provincia di Arezzo” (come recita l’autorizzazione della Regione Toscana), nel quale sono stati impiantati vecchi vitigni un tempo diffusi nella zona ed ora a rischio di estinzione. Con le uve di quelle vecchie viti, inoltre, a partire dalla vendemmia 2000, sono state effettuate le prime microvinificazioni, che stanno offrendo indicazioni promettenti per il futuro: altri vitigni interessanti, ma più sperimentati, sono stati già riprodotti in piccole quantità, come Foglia TondaBarsaglinaPugnitello, che stiamo introducendo nei nostri vigneti.